Imprese in vetrina

Racconta in breve ma con dovizia di dettagli e verve tipicamente petroniana la grande tradizione musicale legata al Teatro Comunale

Il Tenore Cremonini ha presentato il libro “Il Teatro della Gente”

Lo scorso venerdì 3 dicembre 2021, presso il Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna (ingresso su Piazza Verdi), si è tenuta la presentazione ufficiale del nuovo libro scritto e illustrato dal tenore bolognese Cristiano Cremonini, intitolato Il Teatro della Gente - Persone, eventi e storie del primo teatro pubblico d'Italia dalla sua nascita all'Ottocento. Da Farinelli a Wagner, edito da Calamaro Edizioni, in uscita nelle librerie e negli store digitali a partire da sabato 4 dicembre 2021.

Un testo pensato per tutti, appassionati e neofiti, che si prefigge di raccontare in breve ma con dovizia di dettagli e verve tipicamente petroniana la grande tradizione musicale legata al Teatro Comunale (inaugurato nel 1763 su iniziativa del Governo cittadino) e a Bologna, città creativa delle arti, attraverso i protagonisti dello scenario lirico internazionale che qui hanno studiato, lavorato, soggiornato o vissuto a lungo fra Settecento e Ottocento, come Farinelli, Mozart, Rossini, Donizetti e Verdi... fino ad arrivare a Wagner. La musica del celebre compositore tedesco approda per la prima volta in Italia 150 anni fa, proprio al Comunale (Lohengrin, 1871), influenzando, in seguito, tutti gli illustri esponenti della cosiddetta Giovane Scuola Italiana: Puccini, Mascagni, Giordano, Catalani...

Il volume è corredato da 12 ritratti di celebri maestri del melodramma disegnati a china e carboncino dallo stesso autore, copertina inclusa.

Cristiano Cremonini:

"Sono entrato per la prima volta al Teatro Comunale di Bologna all'età di 15 anni, per vedere il Sigfrido di Richard Wagner con la regia di Pier'Alli; dirigeva Peter Schneider. Ho assistito a quella rappresentazione dal loggione, come i veri melomani, dopo aver fatto giorni prima il consueto iter: code su code e ripetuti appelli per garantirmi il posto (quasi un'epopea!); insomma, si poteva già dire da allora che ero "pazzo" per l'opera".

Fulvio Macciardi, Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna:

"Tutto quanto qui si racconta, con dovizia di dettagli, aneddoti, citazioni e documenti, ci restituisce una storia cittadina narrata con l'ironia (a volte il sarcasmo!) e la leggerezza proprie di questo territorio, che il nostro autore interpreta perfettamente con calibrato equilibrio, grande rispetto e devozione per la tradizione musicale della città. Una città che ha visto protagoniste grandi stelle della musica, compositori, esecutori e organizzatori, che hanno reso possibile un susseguirsi di eventi e vicissitudini a volte anche impensabili per chi non conoscesse la nostra storia tanto ricca e per questo ancora molto da scoprire nella sua interezza".

foto di Luca Bolognese

Sinossi

Perché il Teatro Comunale di Bologna si può definire il "teatro della gente"?
Perché appartiene a tutti. È il 1756 quando il Senato bolognese ne stipula l'atto di nascita: il “Nuovo Pubblico Teatro” viene realizzato su iniziativa del Governo cittadino, mentre tutti gli altri grandi teatri italiani erano ancora espressione di un potere assoluto.
Su progetto di Antonio Galli da Bibbiena, viene inaugurato il 14 maggio 1763 con Il trionfo di Clelia, libretto di Metastasio, musica di Gluck scritta per l'occasione: un avvenimento d'importanza nazionale che raggiunse ben 28 repliche.
La storia del teatro e della sua città si intreccia con quella dei grandi protagonisti dello scenario lirico nazionale e internazionale: Farinelli, Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi... fino ad arrivare a Wagner: la sua musica approda per la prima volta in Italia proprio grazie al Teatro Comunale di Bologna (Lohengrin, 1871).

Biografia Cristiano Cremonini

Tenore e scrittore nato a Bologna. Nella sua carriera ha debuttato una quarantina di titoli operistici, fra cui dieci prime rappresentazioni assolute, spaziando dal repertorio settecentesco alla musica contemporanea. Collaborando con registi e direttori d'orchestra di chiara fama si è esibito in alcune fra le più prestigiose istituzioni teatrali e concertistiche italiane ed estere.
È autore di pubblicazioni di poesia, di narrativa e di storia del melodramma italiano: Tenore all'Opera (Pendragon Ed., 2013), Opera d'amore (Pendragon Ed., 2015). È stato fondatore e presidente del “Progetto Cultura Teatro Guardassoni”, associazione culturale a cui si deve la riapertura dell’antico omonimo teatro bolognese, e del “Concorso lirico internazionale Città di Bologna”, prima competizione lirica del capoluogo emiliano romagnolo istituita nel 2007 e giunta alla settima edizione. Nel 2012 la Cna gli assegna il premio “Eccellenza bolognese per la creatività e la cultura”.
È ideatore e direttore artistico del Premio "Giuseppe Alberghini", istituito nel 2015 per valorizzare e sostenere la cultura musicale tra i giovani.