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Un trucco per le donne in chemioterapia

E’ ripartito dopo quasi due anni di stop per la pandemia il progetto Make Up per le donne del reparto di Oncologia medica Zamagni

Un trucco per le donne in chemioterapia

Un trucco per sentirsi meglio

Un trucco per sentirsi belle anche durante una sfida importante come quella al tumore al seno o ad altri tumori femminili. Dopo quasi due anni di stop dovuti alla pandemia, torna il progetto “Un trucco per star meglio. Make up in Oncologia” di Cna Bologna e Policlinico di Sant’Orsola, col sostegno dell’Associazione Loto onlus.

L’obiettivo è quello di fornire utili consigli, accorgimenti e suggerimenti per affrontare gli effetti tipici e temporanei delle terapie oncologiche a cui sono sottoposte le pazienti, attraverso incontri mirati con consulenti della bellezza Cna.

Il progetto, che vanta una partnership siglata già dal 2011, prevede il coinvolgimento di 10 tra acconciatori ed estetisti associati a Cna Bologna che gratuitamente offrono questo servizio alle pazienti del reparto di Oncologia medica Zamagni al primo piano dell’Istituto Addarii nel padiglione 26 del Policlinico.

Lunedì 13 dicembre si è svolto il primo appuntamento. Come negli anni scorsi gli appuntamenti sono mensili e, pandemia permettendo, si spera di riprendere un ciclo che proseguirà mensilmente anche nel 2022.

L’Associazione Loto, da sempre impegnata nella lotta al tumore ovarico, collabora al progetto convogliando e stimolando la partecipazione ai corsi di make up le pazienti malate di tumore ovarico.

Le pazienti possono prenotare la consulenza all’infermiera di riferimento per poi essere ricontattate telefonicamente e fissare l’appuntamento. Dal 2011 più di 300 pazienti hanno aderito a questo progetto che viene rinnovato di anno in anno, riscontrando notevoli benefici psicologici nell’affrontare la malattia.

All’interno dell’ospedale è stata allestita una saletta per il trucco, in modo che le partecipanti, in un ambiente accogliente e rilassante, possano riscoprire come prendersi cura e valorizzare il proprio aspetto, o come scegliere il make up più adeguato.

I trattamenti offerti sono di due tipi: uno prevede l’intervento degli acconciatori che offrono un massaggio al cuoio capelluto, consigli in merito al colore, taglio e acconciatura più adatti alle caratteristiche delle pazienti, oltre che consigli sulla manutenzione delle parrucche. Le estetiste invece, partendo dai prodotti di make up che ogni paziente porta con sè, si occupano del trucco, mostrando i singoli passaggi, in modo che le pazienti siano in grado di truccarsi in autonomia anche a casa.

I benefici di questi trattamenti sono tangibili: le donne, che negli anni hanno usufruito di questa opportunità, la valutano positivamente e sostengono sia molto utile nell’aiutarle ad affrontare con maggiore serenità la chemioterapia.

Si crea infatti tra estetiste, acconciatori, infermiere e pazienti un’atmosfera di confidenza e amicizia molto confortante in un momento così difficile. È un dato tangibile, inoltre, che prendersi cura di se stesse e del proprio aspetto, nonostante gli effetti a volte devastanti delle cure, porti ad un atteggiamento positivo che può avere effetti anche sulla guarigione.

Gli acconciatori e le estetiste sono tutti volontari e felici di poter, con il loro lavoro, aiutare ad alleviare le sofferenze di queste donne in difficoltà.

Questi sono i saloni di estetica e acconciatura che partecipano al progetto:

  • Artestetica di Valeria Venturi
  • Colpo di testa snc di Patrizia Caterino
  • Graziella Musacchi
  • La Nuova Ragazzi Fausta di Pizzirani Stefano
  • Estetica Claudia di Ghiraldini Paola
  • Estetica Cavour di Paola Ravaioli
  • Centro Estetico Aliona di Bordeianu Aliona
  • L’Albero del Benessere di Silvia Bergonzoni
  • Mary Beauty di Marina Radu
  • MZ Parrucchieri di Maurizio Zucchini

“Con questa iniziativa si conferma l’attenzione degli artigiani verso la propria comunità e in particolare verso chi deve affrontare percorsi di cura importanti – afferma Silvia Bergonzoni, estetista Cna (titolare del centro estetico L’albero del benessere) . Sono numerosi, infatti, i momenti in cui le nostre imprese volontariamente si impegnano in tante altre iniziative solidali. Il progetto Make Up è particolarmente significativo in quanto ormai è consolidato e dà enorme soddisfazione vedere che ogni anno le pazienti tornano per ringraziare i nostri imprenditori coinvolti nel progetto”.

“Siamo molto soddisfatti che riprenda questo tipo di attività dopo una pausa piuttosto lunga, speriamo di continuare per ancora tanto tempo – aggiunge il Professor Claudio Zamagni, Direzione oncologia medica Addarii-Zamagni, Policlinico Sant’Orsola Malpighi –. E’ un’attività che ha un ruolo importante nel consentire alle donne sottoposte a trattamenti chemioterapici di poter affrontare la malattia e le cure nella migliore condizione possibile, anche con l’opportunità di potersi prendere cura del proprio aspetto esteriore. Importante dal punto di vista psicologico per dare forza in un momento in cui di forza ne occorre davvero tanta. Abbiamo visto che il progetto Make Up aiuta le pazienti, facilita l’aderenza con le cure, il che diventa un aspetto fondamentale per il successo delle cure stesse. Quindi sono attività tutt’altro che marginali”.